TUVIXEDDU E LE ALTRE AREE DI TUTELA
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Tuvixeddu, posti i sigilli al cantiere di viale Sant'Avendrace
Cagliari, 8 gennaio 2007 – "Non c'è la volontà di scontrarsi, o di danneggiare chicchessia, c'è la volontà di far bene alla città e crediamo che si possa far bene alla città assicurando una parte di sviluppo e tutelando l'area di Tuvixeddu". Così il Presidente della Regione, Renato Soru, ha parlato ai giornalisti, durante una conferenza stampa convocata per comunicare gli interventi di tutela della necropoli monumentale di Tuvixeddu, considerata una delle più imponenti necropoli puniche del Mediterraneo.

Il Corpo forestale questa mattina ha posto i sigilli al cantiere edile di viale Sant'Avendrace, a poche centinaia di metri dalla necropoli. E' la prima volta che gli agenti della forestale intervengono nell'ambito urbano e in particolare nel far rispettare la normativa sul Piano paesaggistico regionale, che prevede che le concessioni edilizie, date prima dell'approvazione dello stesso Piano, siano sottoposte a verifica di compatibilità paesistica, prima dell'effettivo inizio dei lavori. Procedura che non è stata rispettata dall'impresa che stava eseguendo i lavori edili in viale Sant'Avendrace.

"Nel momento in cui un edificio viene demolito – ha detto il Presidente della Regione - ed emerge così chiaramente l'importanza di quel sito e la vicinanza con la città e la possibilità di renderlo accessibile direttamente dalla città, io credo che noi abbiamo il dovere di far rispettare la norma e di far tutelare quel Parco".

"Nei giorni scorsi, – ha proseguito Renato Soru– abbiamo anche istituito la Commissione per i Beni paesaggistici, prevista dal Codice Urbani, che è la Commissione che avrà la responsabilità, nel futuro, di individuare tutti i beni paesaggistici che non sono stati ancora individuati dal Piano paesaggistico regionale. Noi abbiamo comunicato ai proprietari dell'area e al Comune, che la Regione ha avviato il procedimento di richiesta alla Commissione di esprimersi su un possibile vincolo su un'area più estesa". Richiesta che, secondo il Codice Urbani, ha spiegato il Presidente, fa scattare la sospensione dei lavori per 90 giorni. "Questa sospensione dei lavori – ha detto Renato Soru - non è stata rispettata per il lotto sulla via Sant'Avendrace e per questo stamattina i funzionari del Corpo forestale hanno posto i sigilli al cantiere e hanno sospeso i lavori".

La giunta regionale provvederà all'esproprio per pubblica utilità dell'area: "Ma senza danneggiare i privati, ai quali verranno riconosciute le indennità di esproprio in base ai criteri previsti dal Codice Urbani", ha precisato Soru.

Questa, per il Presidente Soru, è l'ultima possibilità di garantire l'accesso al Parco da viale Sant'Avendrace: "Accesso al Parco che oggi avviene solo dalla via Falzarego, e chi non la conosce, non ci arriverà mai. Per cui si tratta di un Parco enorme, chiuso a valle dalla via Sant'Avendrace e chiuso in alto da via Is Maglias. Allora lì interviene il successivo progetto di Tuvixeddu, che se fosse fatto andare avanti, trasformerebbe quel Parco, non in un parco pubblico urbano, ma in un parco condominiale, e per goderne bisognerebbe avere per forza la casa o sopra o sotto, perché sarebbe chiuso totalmente nella via Sant'Avendrace e chiuso, con solo un piccolissimo accesso, nella via Is Maglias e con un unico accesso nella via Falzarego".

"La volontà dell'amministrazione regionale - ha detto ancora Renato Soru - è invece quella di valorizzare al massimo questo bene preziosissimo per la Sardegna e per Cagliari, trasformarlo in un Parco archeologico urbano di grande valore nel Mediterraneo, secondo quanto previsto anche dalla recente legge regionale sui parchi archeologici e dargli il più ampio accesso possibile, sia a valle dalla via Sant'Avendrace, sia a monte dalla via Is Maglias".
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