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Coltivazioni

coltivazioni
In Sardegna è inscindibile il legame tra lo sviluppo delle colture, le caratteristiche fisiche del territorio e la disponibilità di risorse idriche che hanno influenzato fortemente l'attività agricola

Negli ultimi trent'anni si è verificato, per i notevoli investimenti pubblici in questo settore, un sostanziale miglioramento della qualità e della quantità delle forniture idriche anche per le coltivazioni ed un grande sviluppo di forme diversificate di produzione.

Nell'uso dei suoli le colture foraggere ed erbacee ( cereali) e i pascoli prevalgono, ma costituiscono un importante realtà sia le colture orticole che arboree quali il sughero, l'olivo, la vite, gli agrumi e il comparto della frutticoltura.
Si sta affermando anche la produzione di semi oleosi quali il girasole ed anche la produzione di barbabietola da zucchero che continua ad essere consistente.

Come interviene la Regione
La Regione Sardegna sostiene le aziende agricole con aiuti finalizzati a ridurre i costi di produzione, a migliorare, riconvertire o incrementare la qualità dei prodotti, a promuovere e diversificare le proprie attività ( Legge Regionale n. 21 del 2000).
Sostiene gli imprenditori che abbiano riportato gravi danni a seguito di eccezionali avversità atmosferiche o calamità naturali ( Legge regionale n. 18 del 1994).

Per favorire una informazione continua ed un perfezionamento adeguato degli addetti, la Regione svolge attività di informazione socio economica tramite l' ERSAT che è l'Ente Regionale di Sviluppo e di Assistenza Tecnica in Agricoltura che ha una organizzazione capillare nel territorio per una più immediata ed efficace assistenza ai produttori agricoli.
Grande importanza viene attribuita alla ricerca in questo settore sia tramite la concessione di finanziamenti ad organismi specializzati, sia attraverso il CRAS, il Centro Regionale Agrario Sperimentale, ed i Consorzi Interprovinciali per la Frutticoltura.

Quali i programmi
Il Governo regionale intende salvaguardare le biodiversità valorizzando il nostro patrimonio genetic, tutelando nel contempo il patrimonio ambientale e agricolo anche rispetto all'introduzione non regolamentata di colture e allevamenti geneticamente modificati.
Favorire la crescita professionale e manageriale degli imprenditori agricoli sostenere l'innovazione e la ricerca garanzie di qualità e competitività.