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Società partecipate in liquidazione, la Giunta approva i nuovi indirizzi. Pigliaru: miglioriamo la qualità istituzionale

"Per numero, durata e costi le gestioni liquidatorie delle partecipate rappresentano un gravame a carico dell'amministrazione e del bilancio regionale. Ci siamo posti l'obiettivo di accorciare i tempi della fase liquidatoria con conseguente riduzione dei costi derivanti dalle procedure". Così ha detto il presidente Pigliaru.
Palazzo della Regione
CAGLIARI, 4 MAGGIO 2016 - Nuovo passo in avanti, in Giunta, verso procedure che innalzano la qualità istituzionale dell'Amministrazione regionale. Su proposta del presidente Francesco Pigliaru, ieri sono stati infatti approvati gli indirizzi che riguardano la gestione delle società partecipate dalla Regione in liquidazione.

"Per numero, durata e costi le gestioni liquidatorie delle partecipate rappresentano un gravame a carico dell'amministrazione e del bilancio regionale. Ci siamo posti l'obiettivo di accorciare i tempi della fase liquidatoria con conseguente riduzione dei costi derivanti dalle procedure. É una buona pratica amministrativa, che fa parte dell'innalzamento della qualità istituzionale cui stiamo lavorando fin dall'inizio della nostra azione di governo" ha dichiarato Francesco Pigliaru.

Attualmente sono 16 le società partecipate dalla Regione in liquidazione (in quattro casi si tratta di partecipazione indiretta). Le procedure, nella maggior parte delle situazioni, vanno avanti da diversi anni. In un caso, addirittura dal 2000. Per la Regione i tempi lunghi comportano un aggravio dei costi e delle spese. Gli indirizzi approvati dalla Giunta Pigliaru segnano un deciso cambio di rotta. Vengono infatti introdotte misure per razionalizzare e contenere le spese per la gestione della fase liquidatoria e l'incarico del liquidatore.

Gli assessori competenti, in base ai nuovi indirizzi definiti in delibera, dovranno impartire ai liquidatori idonei atti di indirizzo per la razionalizzazione e il contenimento delle spese e richiedere la trasmissione di un relazione quadrimestrale che dia conto dello stato di attuazione del procedimento rispetto alle indicazioni ricevute. Agli stessi assessori viene dato mandato di porre in essere gli atti necessari per la revoca, da parte dell'assemblea dei soci, dei liquidatori che risultino in carica da più di 5 anni nella medesima società.

Con i nuovi indirizzi viene inoltre sottolineata la necessità di applicare, in relazione al conferimento dell'incarico di liquidatore, il principio della rotazione degli incarichi, previsto dal Piano triennale regionale per la prevenzione della corruzione 2015-2017. L'approvazione degli indirizzi è stata preceduta dal piano di razionalizzazione del sistema delle partecipazioni societarie, adottato dall'Esecutivo regionale il 31 marzo del 2015 che indica le misure da attuare o in corso di attuazione per raggiungere l'obiettivo del risparmio. Si è deciso di modificare la forma giuridica della società per azioni in società a responsabilità limitata, di sostituire il collegio sindacale con un organo di controllo monocratico e di procedere a operazioni di fusione tra le società. Nel piano sono evidenziate le cause che determinano l'eccessiva durata delle gestioni liquidatorie come i contenziosi ancora pendenti, il difficile recupero dei crediti e la gestione del patrimonio immobiliare, caratterizzata da tentativi, spesso infruttuosi, di vendita dei beni sociali.

L'esecutivo, con una successiva delibera, sempre ieri ha inoltre dato il via libera allo schema di decreto legislativo con le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna per l'istituzione, nell'ambito dell'ordinamento regionale, del Collegio dei Revisori dei conti. Si tratta di un organo interno di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione amministrativa. Il Collegio viene individuato come interlocutore della Corte dei Conti, alla quale è affidato il controllo esterno.