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Assessori Liori e Prato su Lingua Blu

05.12.09 - comunicati stampa - anno 2009
Svolta positiva per gli allevatori sardi che movimentano animali fuori dalla Sardegna. Dopo una serie di incontri avuti nei giorni scorsi dagli assessori regionali della Sanità, Antonello Liori, e dell’Agricoltura, Andrea Prato, l’obbligo della vaccinazione dal 1° gennaio 2010 contro il morbo della Lingua blu sarà obbligatorio solo per i capi bovini da movimentare e non più per tutti, come invece prevedeva il precedente protocollo sanitario.

Sul problema l’assessore Liori aveva incontrato nei giorni scorsi i vertici di Coldiretti Gallura, impegnandosi ad accogliere le loro richieste: "Si tratta di un provvedimento che, prendendo atto della situazione epidemiologica favorevole, darà alla Sardegna un’importante boccata d’ossigeno in un settore vitale dell’economia isolana, quello zootecnico. Modificare il protocollo vaccinale voluto dall’assessore Dirindin rappresenta una risposta concreta, considerando che per molti allevatori la movimentazione dei capi è una decisiva fonte di guadagno. Non potevamo restare indifferenti di fronte alla loro legittima richiesta".

Soddisfatto anche l’assessore Prato: "Dopo un lungo lavoro effettuato anche con le associazioni di categoria e grazie all’impegno dei due assessorati e dell’agenzia Agris - spiega Prato - arriva questa bella notizia per il nostro comparto zootecnico, tra l’altro confermatami mercoledì dopo un incontro a Roma con Romano Marabelli, responsabile del Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria del ministero della Salute».

La nuova normativa in vigore dall’anno prossimo prevede una novità anche per i capi ovini e caprini: saranno vaccinati solo gli esemplari ai quali non era stato somministrato nel 2009. Secondo i dati dell’Asl di Olbia, nel 2009 sono state 230 mila le dosi di vaccino per i 4 sierotipi richiesti per il 2009, mentre a novembre i capi bovini vaccinati ammontavano a 24.305 (50.256 agli ovi-caprini).

Come è accaduto alle regioni del centro Italia, nelle province in cui è dimostrata l’assenza di circolazione virale per due anni consecutivi è possibile avanzare all’Unione Europea l’istanza di stralcio dalle zone soggette a restrizioni della movimentazione. In tal modo questi territori potranno essere considerati nuovamente indenni dalla Blue tongue e saranno revocati i divieti alla movimentazione.

Nel prossimo programma di profilassi saranno predisposti controlli sierologici più accurati nei territori dove, dopo un lungo periodo di assenza dell’epidemia, il Sistema informativo nazionale dovesse riscontrare nuove sieroconversioni il passaggio cioè dallo stato di sieronegatività allo stato di sieropositività. Attraverso questi test si potranno annullare le sieroconversioni purché si dimostri che non vi è stata diffusione del virus nelle aree vicine all’allevamento "sentinella".