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Un accordo con una regione del Marocco

02.05.05 - comunicati stampa - anno 2005
E' ripartito per il Marocco il presidente del consiglio regionale della regione di Chaouia-Ouardigha, Abderrahim Atmoun, che ha trascorso due giorni in Sardegna ospite della presidenza della Giunta regionale.
La regione di Chaouia-Ouardgha è in una posizione strategica al centro del Marocco, fra Rabat e Marrakech, si affaccia sul mare con due importanti porti. E’ divisa in tre grandi province e rappresenta un quinto della produzione mondiale di fosfati, e il 67% dell'industria del Marocco.
Con importanti investitori stranieri, per esempio Benetton, Soparex, è la seconda regione del paese sul piano industriale.

Sono informazioni fornite dal presidente Atmoun nel corso dei numerosi incontri fatti in Sardegna, l'ultimo con il Presidente della Regione Renato Soru e l’assessore della Programmazione, Francesco Pigliaru.
"La nostra Regione – ha detto Abderrahim Atmoun – spera di scambiare con voi sia esperienze che prodotti in un percorso comune di sviluppo. Noi - ha proseguito - abbiamo sfortunatamente un forte tasso di disoccupazione e dei problemi con la nostra agricoltura causati dall’accordo di libero scambio firmato con gli USA per cui la regione non è più competitiva sul piano mondiale. Per questo abbiamo un grande bisogno della vostra esperienza per una maggiore industrializzazione della nostra agricoltura, e per questo teniamo molto alla firma di un accordo che pensiamo di far approvare a fine maggio in Consiglio regionale".
La bozza dell’accordo tra la Sardegna e la regione del Marocco prevede "di istituzionalizzare le relazioni e gli scambi e di creare un quadro favorevole alla realizzazione della comune volontà di cooperazione nello spirito di partenariato, con l’obiettivo di appoggiare lo sviluppo economico, sociale, culturale, scientifico, sportivo e ambientale tra le due regioni e anche il rafforzamento dei legami di amicizia tra le rispettive popolazioni".
"La regione di Chaouia-Ouardigha e la regione Sardegna - continua la bozza di accordo – sulla base delle loro competenze e sulla base degli interessi del proprio territorio, si impegnano a favorire la realizzazione di progetti di cooperazione e di scambi con particolare riferimento agli ambiti del partenariato istituzionale e territoriale, dello sviluppo economico dei territori, delle nuove tecnologie dell’informazione della comunicazione, per il trasferimento di tecnologie e della cooperazione scientifica, del turiamo e della cultura, della valorizzazione dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile del territorio (centri urbani e zone rurali), delle infrastrutture, dell’edilizia, della formazione professionale, del sistema informativo geografico, del servizio di cartografia e analisi del territorio, delle azioni di aiuto allo sviluppo con concorso delle organizzazioni di solidarietà delle rispettive regioni nel campo della lotta alla povertà, dell'intrusione sociale, dei diritti di cittadinanza, de infine dei servizi socio-sanitari e di pubblica utilità".
Le parti potranno firmare accordi complementari per la realizzazione di programmi in aree specifiche di mutuo interesse. Per l’attuazione dell'Intesa sarà costituito un apposito gruppo di lavoro misto con la funzione di accompagnare e monitorare l’implementazione di programma i di cooperazione.
Il presidente Atmoun insieme con il presidente Soru hanno incontrato ieri pomeriggio nella sala della Regione in via Roma le delegazioni delle associazioni degli imprenditori, della cooperazione, delle organizzazioni agricole e anche singoli imprenditori.
Prima il presidente Abderrahim Atmoun aveva incontrato l’assessore regionale dell’Ambiente Tonino Dessì e l’Unità tecnica per l’internazionalizzazione del Ministero degli Affari Esteri italiano, i rappresentanti del Formez, del Cespi, dell’Ersat, delle università di Cagliari e Sassari, in particolare la facoltà di architettura, e del Centro regionale di programmazione.
L'Università di Sassari ha illustrato un proprio progetto sulla desertificazione che vede in corso uno studio coordinato fra la Regione Sardegna e quella di Marrakech, che prevede di creare un osservatorio e delle azioni pilota per il recupero delle zone marginali. E’ uno dei numerosi problemi comuni emersi nel corso di questi incontri.
L'assessore Dessì aveva illustrato al presidente del consiglio della regione del Marocco la politica della Sardegna per la tutela ambientale e la salvaguardia di uno dei valori fondamentali per lo sviluppo dell’Isola.
Renato Soru ha a sua volta rappresentato a Haberderrahim Atmoun le possibilità presenti in Sardegna nel campo dell’impresa, soprattutto quella agroalimentare. "E' un discorso che abbiamo avviato recentemente con l'Algeria e che sta già avendo qualche sviluppo positivo – ha detto il presidente della Regione Sardegna – e che continueremo con altri paesi della sponda sud del Mediterraneo".
Nel discorso di stamattina alla fiera il presidente della Regione ha richiamato il tema proprio in riferimento alla possibilità che la Sardegna si offra come avamposto meridionale dell'Europa allo scambio con i paesi cosidetti "di prossimità".


L'incontro tra il Presidente della Regione marocchina di Chaouia-Ouardgha M. Atmoun, l’Assessore della Programmazione Francesco Pigliaru ed i funzionari del Centro Regionale di Programmazione ha rappresentato un ulteriore occasione di approfondimento dei temi affrontati in questi giorni dai rappresentanti delle due Regioni. Durante il colloquio sono emerse, in particolare, le potenzialità dell’imminente collaborazione tra i due territori che sarà formalizzata, entro maggio, con la firma di un Protocollo d’Intesa.

Il vice Direttore Franco Ventroni ha presentato il Centro Regionale di Programmazione, sottolineando il ruolo che esso svolge nella predisposizione degli atti di programmazione nazionale e comunitaria legati alla politica di Coesione. In particolare, sono stati esposti i programmi comunitari che più degli altri si prestano a sostenere iniziative di collaborazione tra le due Regioni, quali il POR e i Programmi di Iniziativa comunitaria Interreg e Leader +.

Le potenzialità di un rapporto di cooperazione tra le due regioni sono state a lungo sottolineate dal Presidente della Regione marocchina nella presentazione dei punti di forza e di debolezza del proprio territorio. E’ emersa la richiesta di trasferimento di know-how nel settore agricolo, in quello tecnologico e nel settore delle costruzioni.
La Regione marocchina sta andando incontro a sostanziali cambiamenti in ambito politico-sociale, attraverso un progressivo decentramento, ed economico, anche se permangono gravi problemi legati alle condizioni di povertà e arretratezza delle zone interne non dotate delle infrastrutture di base e quindi incapaci di seguire lo sviluppo che invece caratterizza le maggiori città della regione gravitanti intorno a Casablanca.

Tali potenzialità si evidenzieranno maggiormente nell’analisi economica di similitudini e complementarietà delle due aree. L’Assessore Pigliaru ha, infatti, sottolineato l’opportunità che il Centro Regionale di Programmazione e l’Osservatorio industriale forniscano, con il supporto dei funzionari della regione di Chaouia-Ouardigha, un quadro comparato dell’economia delle due Regioni per poter programmare un’efficace strategia di intervento vicina alle esigenze del territorio marocchino. L'esperienza della Sardegna ha più volte dimostrato che gli investimenti in formazione e conoscenza generano ricadute positive sul territorio solo se sono preceduti da un’attenta analisi dei bisogni specifici esistenti nello stesso.


Ufficio stampa