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«Mal di Ventre Stato autonomo»


Doddore Meloni ha inviato il progetto all’Onu e a Berlusconi

ROBERTO PETRETTO
CABRAS. L’isola di Mal di ventre che diventa uno Stato indipendente, per l’iniziativa di un autotrasportatore che rileva la proprietà del fazzoletto di terra posto davanti alle coste oristanesi per usucapione. Non è uno scherzo o la fantasiosa trama di un romanzo ambientato in terra sarda. È l’iniziativa di un separatista sardo che punta al riconoscimento dell’isola di Mal di Ventre quale «Repubblica Indipendente di Malu Entu».
Salvatore Meloni, che molti conoscono con il nomignolo di Doddore, sembra deciso a fare sul serio, tanto che ha chiesto in questa battaglia il sostengo di un legale. Meloni, 65 anni, autotrasportatore di Ittiri, ma da tempo residente a Terralba, richiama il principio di autodeterminazione dei popoli sancito dalla Carta di San Francisco. L’indipendentista, protagonista in passato di aspre battaglie per l’indipendenza della Sardegna, ha già inviato il progetto sia alle Nazioni Unite che al presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.
Per sostenere la tesi secondo cui è possibile acquisire la titolarità dell’isola per usucapione, Salvatore Meloni, per bocca del proprio avvocato, sostiene di trascorrere «da più di vent’anni gran parte delle sue giornate sull’isoletta assieme ad altri indipendentisti». «Il mio assistito - ha detto l’avvocato Maria Vitalia Anedda - intende avviare una causa civile per l’usucapione dell’isola di Mal di Ventre che, dal 1972, appartiene alla società napoletana Turistica Cabras srl».
Secondo il legale Salvatore Meloni da qualche mese ha anche richiesto al comune di Cabras la residenza sull’isola per rafforzare la sua iniziativa. «Non mi risulta che ci sia stata una richiesta di questo tipo - dice Efisio Trincas, che di Cabras è stato sindaco sino a giugno -. In ogni caso non mi sembra proprio che si possa ipotizzare l’usucapione dell’isola».
«Mal di Ventre rappresenta un simbolo di riappropriazione dei territori dei sardi, che ci sono stati arbitrariamente sottratti», ha spiegato il legale di Salvatore Meloni, comunicando un messaggio del suo assistito. Salvatore Meloni mercoledì prossimo, in una conferenza stampa, spiegherà le motivazioni della richiesta di indipendenza.
Dal luglio del 1974, nell’isola di 81 ettari, gli indipendentisti come veri proprietari occupandosi sia della pulizia che della salvaguardia dell’area marina protetta, a nord dell’isola. «Esistono gli estremi per l’usucapione - ha sottolineato l’avvocato - poichè si tratta di un possesso continuato, pacifico e non interrotto per vent’anni».
L’indipendentista di Terralba è stato condannato a nove anni di carcere per cospirazione contro lo Stato a metà degli anni Ottanta. «Un articolo del codice Rocco prevedeva anche la pena di morte - ha raccontato di recente Meloni -. La pena capitale è stata abolita, ma il reato è rimasto. E l’unico condannato della Repubblica sono io. Gli altri li hanno assolti tutti: Rosa dei Venti, Nar, Brigate Rosse. E lo stesso articolo che Papalia ha tentato di rispolverare a Mantova contro Umberto Bossi e tutto è finito in un nulla di fatto».
Adesso Salvatore Meloni lavora in una cooperativa da lui fondata insieme a altri otto soci, tutti indipendentisti. Si chiama «Patria Sarda». Tratta vari settori merceologici, dai prodotti agricoli ai salumi, dai dolci ai liquori fino agli abiti ispirati al costume sardo.


Ultimo aggiornamento: 26.08.08

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