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L'UNIONE SARDA - Economia: Cassa integrazione, finiti i fondi La Giunta: rischi di tensioni sociali
01.08.2014
Negli ambienti della politica sarda si parla già da un po' della «scadenza di ottobre», il timore che in autunno possano riesplodere tensioni legate al malessere diffuso nell'Isola. E ora lo conferma addirittura la Giunta, che con l'assessore al Lavoro Virginia Mura segnala i «rischi sociali» nascosti dietro il possibile blocco dei sussidi per i lavoratori in cassa integrazione o mobilità in deroga. Solo in Sardegna sono circa 23mila. L'allarme arriva da una nota ufficiale, diffusa al termine dell'incontro a Roma tra gli assessori al Lavoro di tutte le Regioni d'Italia. Mura ha ribadito una richiesta già rivolta da tempo al governo: e cioè che sia subito assegnata la prima parte dei fondi per il 2014, dando al tempo stesso «certezze per la copertura di tali strumenti per tutto l'anno. Fino a oggi infatti - prosegue l'assessore - la misura è assicurata per soli otto mesi. I rischi sociali per un blocco improvviso nell'erogazione degli ammortizzatori sono enormi, specie in una regione come la nostra». Le richieste di cassa integrazione in deroga, a livello nazionale, nella prima metà del 2014 si sono ridotte di quasi il 30% rispetto all'anno precedente (e del 15% quelle per la mobilità), ma questo non aiuta: sono comunque disponibili solo 60 milioni, molto meno di quel che servirebbe per tutto l'anno. «Capiamo le ragioni del governo», aggiunge l'assessore Mura, ammettendo che sarà inevitabile rivedere i criteri per gli ammortizzatori sociali: ma con tempi diluiti, «per andare incontro ai lavoratori e non produrre fratture del tessuto sociale». APPELLO AL MINISTRO Sul tema interviene anche il senatore di Sel Luciano Uras: «Non bastano le dichiarazioni del ministro Poletti che fanno presagire una vaga disponibilità a reperire 1.600 milioni per integrare le risorse. Si inserisca il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga in uno dei tanti provvedimenti del governo». La Regione deve insistere con Palazzo Chigi, aggiunge Uras, e nel frattempo «Pigliaru e l'assessore Mura propongano al Consiglio regionale un intervento sul bilancio di almeno 50 milioni, da recuperare sugli stanziamenti dello Stato appena verranno deliberati». ACCORDI CON LE IMPRESE Per scongiurare l'autunno caldo, fa una proposta alla Giunta anche l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda: «Bisogna applicare il modello dell'accordo col Qatar alle imprese significative della Sardegna». L'idea, lanciata durante un convegno, è che la Regione apra tavoli bilaterali per confrontarsi «faccia a faccia con aziende come 3A e As Do Mar, Cellino, le coop, gli industriali del formaggio, imprese energetiche» per definire insieme «accordi di programma che prevedano impegni della Regione, degli imprenditori e del governo. La prima garantisce semplificazione e infrastrutture, il governo regole ad hoc, le aziende mettono i soldi. E si genera insieme lavoro e sviluppo». Giuseppe Meloni

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