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La Maddalena. Pigliaru Commissario straordinario. "Nomina è naturale esito di impegni presi. Siamo già operativi"

Il decreto, firmato lo scorso 25 maggio da Paolo Gentiloni e trasmesso ieri sera, segna il passaggio amministrativo conseguente agli atti precedenti e, nello specifico, alla delibera del Consiglio dei Ministri approvata nella seduta dello scorso 8 maggio, alla quale ha preso parte il Presidente della Regione.
La Maddalena, porto
Cagliari, 29 maggio 2018 - "Ho costituito in seno alla Giunta un gruppo di lavoro che mi affiancherà nell'attività di Commissario straordinario, gruppo che è già operativo in vista degli incontri e delle consultazioni dei prossimi giorni con i diversi soggetti coinvolti nel processo di riqualificazione, a iniziare dal Comune, per far partire e concludere rapidamente tutti gli interventi. Il riconoscimento al Presidente della Regione del ruolo di Commissario straordinario, è il naturale esito istituzionale di un percorso costruito con determinazione per restituire a La Maddalena le prospettive di sviluppo interrotte dal mancato G8." Così il Presidente della Regione Francesco Pigliaru sul decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che lo nomina Commissario straordinario del Governo 'per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell'area dii rilevante interesse Nazionale dell' ex Area militare denominata Arsenale militare area militare contigua Molo Carbone situata nell'isola di La Maddalena'. Il decreto, firmato lo scorso 25 maggio da Paolo Gentiloni e trasmesso ieri sera, segna il passaggio amministrativo conseguente agli atti precedenti e, nello specifico, alla delibera del Consiglio dei Ministri approvata nella seduta dello scorso 8 maggio, alla quale ha preso parte il Presidente della Regione.

"Siamo già operativi - sottolinea Francesco Pigliaru - con le stesse energie, lo stesso impegno, la stessa costante iniziativa che ci hanno portati ad ottenere un risultato che la Maddalena e l'intera Sardegna aspettavano da dieci anni. Adesso si possono programmare, insieme all’Amministrazione comunale, tutti gli interventi necessari al rilancio dell’Arsenale - conclude il Presidente – e lavorare immediatamente per garantire l'impiego delle risorse in tempi rapidi. Saremo presto a La Maddalena per condividere con l'intera comunità questo straordinario risultato e per illustrare le prime fasi operative . Ritengo che entro due settimane saremo pronti con un Piano specifico delle attività".

I passaggi più recenti:
8 maggio 2018, L’Arsenale di La Maddalena è Area di rilevante interesse nazionale, con atto del Consiglio dei ministri. Alla seduta ha partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
L’atto del Consiglio dei Ministri che riconosce l’Arsenale come Area di interesse nazionale ai fini della bonifica e riqualificazione del compendio e ne definisce la perimetrazione, arriva dal lungo lavoro portato avanti dalla Giunta Pigliaru fin da principio di legislatura; sbloccando cantieri e fondi, di fatto ha segnato il via libera alla riqualificazione del compendio. Le risorse sbloccate sono oltre 50 milioni già individuati nel Patto per la Sardegna. La ripartizione contempla 20,4 milioni per la bonifica anche esterna della darsena dell’ex Arsenale e delle aree adiacenti; 15 milioni quale contributo per rendere produttivi gli insediamenti alla Maddalena; 15 milioni per interventi al piano stralcio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

Il 22 marzo 2018 è avvenuto a La Maddalena il formale passaggio dallo Stato alla Regione del compendio dell’ex Arsenale militare, definendo così, sulla scorta dell’Accordo transattivo dello scorso dicembre a Roma, il lungo contenzioso instauratosi tra il precedente concessionario del bene, Mita Resort S.r.l., la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione stessa. Il passaggio apre la seconda fase per il rilancio dell’ex Arsenale di La Maddalena: quella delle bonifiche. Secondo l’Intesa siglata sempre il 27 dicembre scorso tra i Presidenti del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e della Regione, Francesco Pigliaru, sono state individuate le aree dell’arcipelago da qualificare, con apposito decreto, di rilevante interesse nazionale ed alle quali applicare la normativa agevolata prevista dalla cosiddetta legge Bagnoli (DL 133/2014, art. 33). Un commissario ed un soggetto attuatore potranno infatti dar corso allo specifico programma di risanamento ambientale con poteri acceleratori per alcune procedure previste dal codice ambientale per conseguire finalmente la bonifica dei siti e procedere quindi alla valorizzazione del compendio immobiliare.

Il 27 dicembre 2017, a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru hanno firmato l’Intesa che ha chiuso l’annosa questione sull’ex Arsenale e sulle bonifiche per ridisegnare il futuro turistico e ambientale dell’Arcipelago di La Maddalena. La firma dell’Intesa è stata preceduta dal perfezionamento, siglato dal direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini, su mandato della Giunta Regionale, dell'atto transattivo tra Mita Resort, Dipartimento della Protezione civile della Presidenza dei Ministri e Regione Sardegna, con cui il complesso immobiliare può tornare nella piena disponibilità della Regione, senza alcun onere per la stessa che, dopo anni di abbandono, potrà finalmente valorizzarlo. La transazione ha chiuso definitivamente tutti i contenziosi, con diversi passaggi significativi. Anzitutto l'obbligo della Protezione Civile di corrispondere a Mita Resort la somma omnicomprensiva di 21 milioni di euro, nonché la rinuncia dello Stato di qualsiasi rivalsa nei confronti della Regione e viceversa su queste somme. Mita, dal canto suo si obbliga a consegnare alla Protezione Civile, che contestualmente consegna alla Regione (per il tramite dell'agenzia del Demanio e della Capitaneria di Porto) i beni e le strutture affidati a suo tempo in concessione. Da questo momento è la Regione a definire il futuro dell’ex Arsenale e la Giunta ha affidato il mandato a tutte le Direzioni generali coinvolte a diverso titolo dall’accordo, di dare celere attuazione ai successivi adempimenti per rientrare concretamente in possesso del compendio immobiliare.