Reis, al via la parte attiva del reddito di inclusione sociale. Mura: non proclami, ma azioni concrete
Entra nel vivo l’avviso CA.R.P.E.D.I.EM, misura dell’assessorato del Lavoro a supporto del REIS, il Reddito di Inclusione Sociale, istituito con la Legge regionale n. 18 del 2016
Ai beneficiari del REIS saranno destinati una serie di interventi e di percorsi personalizzati, capaci di sottrarre dallo stato di povertà un bacino potenziale di migliaia di famiglie: una serie di interventi, finalizzati all’attivazione dei destinatari del REIS. I progetti sono stati proposti da organizzazioni del Terzo settore, soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di intermediazione, soggetti sociali solidali, Enti di gestione pubblico-privata ed Agenzie formative accreditate.
Il compito di selezionare i percorsi personalizzati, che vanno a comporre il catalogo (in fase di implementazione fino al 20 dicembre, termine della proroga dell’avviso CA.R.P.E.D.I.EM) e seguirne gli esiti è affidato ai PLUS della Sardegna. In ciascuno dei 25 Piani Locali Unitari dei Servizi alla Persona, dovrà essere operativa un’unità tecnica multisciplinare, formata da diverse figure, come, tra le altre, assistenti sociali dei Comuni e personale delle Aziende Sanitarie Locali. Nel gruppo di lavoro rivestono un ruolo centrale i funzionari dei Centri per l’Impiego di riferimento nei singoli territori.
Stamane si è chiuso il ciclo di incontri di monitoraggio presso l’assessorato del Lavoro. La serie di appuntamenti, molto partecipata, è il segno di un coinvolgimento dal basso di tutti gli attori chiamati alla realizzazione della parte attiva del REIS, con l’obiettivo di alleggerire le incombenze amministrative, cronicamente e storicamente assegnate ai PLUS. All’incontro, presieduto dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura, con l’intervento dei dirigenti dell’assessorato, hanno partecipato i rappresentanti di tutti i PLUS della Sardegna.