Emergenza cinghiali, la Regione studia un intervento per limitare i danni all’agricoltura e gli incidenti stradali. Si pensa ad una proroga degli abbattimenti nel mese di febbraio. Il Presidente Solinas: "Necessario intervenire a tutela dell’economia e della sicurezza dei cittadini". L'Assessore Porcu avvia un dialogo con il Governo
“Come recentemente segnalato dalle associazioni agricole il problema è fortemente sentito anche in Sardegna - dice il presidente della Regione Christian Solinas - e impone un intervento immediato a tutela dell’economia agricola e della sicurezza dei cittadini. In questi ultimi anni, nell’Isola, il numero dei sinistri stradali causati dai cinghiali è aumentato significativamente, fino a superare, durante il 2022, i 1.200 eventi”.
“Come recentemente segnalato dalle associazioni agricole il problema è fortemente sentito anche in Sardegna - dice il presidente della Regione Christian Solinas - e impone un intervento immediato a tutela dell’economia agricola e della sicurezza dei cittadini. In questi ultimi anni, nell’Isola, il numero dei sinistri stradali causati dai cinghiali è aumentato significativamente, fino a superare, durante il 2022, i 1.200 eventi”.
“A questo si aggiunge - dice ancora il presidente Solinas - il crescente numero di segnalazioni della presenza di questi selvatici nei centri abitati”.
Su indicazione del presidente Solinas, l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, ha avviato immediatamente lo studio degli interventi resi possibili dalla Legge di Bilancio 2023 nell’ottica della limitazione di una specie che sta causando danni su tutto il territorio nazionale.
“Per un controllo più efficace della specie, ho chiesto ai Ministeri competenti di valutare la proroga dell’esercizio venatorio, esclusivamente per il prelievo del cinghiale, almeno nelle quattro domeniche del mese di febbraio”, spiega l’assessore, che ha inviato una lettera ai Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.
“L’obiettivo della Regione è quello di provvedere al controllo numero del cinghiale sia per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali, che per quella della pubblica incolumità e della sicurezza stradale, prevedendo anche l’abbattimento in deroga alle norme sull’attività venatoria. La richiesta tiene anche conto del fatto che in Sardegna, a differenza delle altre Regioni, la caccia è consentita esclusivamente per due giorni alla settimana”, aggiunge l’assessore Porcu.