Parco metropolitano Molentargius-Santa Gilla. Spano: procede la definizione del perimetro zone umide in accordo con il territorio
"La Regione si impegna a mettere insieme i Comuni e a far parte del consorzio del nuovo parco per guidare e sostenere questa importante iniziativa", ha detto l'assessore Spano.
Lo ha detto l'assessora regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano nella riunione, ieri a Cagliari nel suo Assessorato, con i sindaci o i loro delegati dei Comuni di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Elmas, Capoterra, Assemini. All'incontro erano presenti anche i funzionari degli uffici della direzione generale della Difesa dell’Ambiente per dare avvio al percorso di istituzione del Parco naturale regionale nell'area protetta Molentargius - Sella del Diavolo - Capo Sant'Elia - Santa Gilla. Con tutte le Amministrazioni comunali è stato oggi concordato un percorso operativo per l’avvio della perimetrazione delle aree interessate.
IL VERTICE. L'appuntamento segna il nuovo avanzamento nell'iter di creazione, secondo quanto previsto lo scorso maggio dalla Giunta regionale (delibera n. 32/2 del 31 maggio). Alla luce della volontà espressa dalle Amministrazioni di sette Comuni - Cagliari, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Elmas, Capoterra e Assemini - di intraprendere un percorso di gestione unitaria dei compendi di Molentargius e Santa Gilla, era stata accolta la richiesta che la Regione fosse parte attiva nella costituzione del parco stesso, in coerenza con gli obiettivi fissati dalla programmazione comunitaria e regionale.
LA CONDIVISIONE. Massima la disponibilità dell'Amministrazione regionale, ha chiarito l'assessora Spano: "La Regione è disponibile a sostenere il progetto, assicurando tutto il supporto tecnico necessario tramite gli uffici dell’Assessorato, e ad aiutare a trovare le sinergie necessarie per il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti in gioco. I compendi di Molentargius e Santa Gilla costituiscono siti di grande importanza naturalistica e ambientale internazionale, in quanto oasi di protezione faunistica, zone umide tutelate dalla Convenzione di Ramsar sin dal 1977, Siti di Interesse Comunitario, Zone di Protezione Speciale".
UN UNICUM A LIVELLO INTERNAZIONALE. La titolare della Difesadell'Ambiente ha infine sottolineato che "un parco nell’area metropolitana rappresenterebbe un unicum nel panorama internazionale e consentirebbe di garantire, oltre alla tutela di habitat prioritari, anche una importante occasione di sviluppo per tutte le attività produttive e turistiche interessate dall’area".