'Sardi e sicuri', al via la seconda fase in Ogliastra. Il Presidente Solinas: "Lo screening prosegue su tutto il territorio per portare la Sardegna fuori dall'emergenza"
Nella giornata odierna, e fino a domani sera, saranno testate nuovamente tutte le persone risultate negative nella prima parte dello screening. "Il nostro obiettivo – dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas – è quello di isolare i casi positivi e interrompere le catene di contagio. Conclusi i test in Ogliastra si continuerà progressivamente su tutto il territorio. Portare la Sardegna fuori dall'emergenza nel più breve tempo possibile è per noi prioritario".Nella giornata odierna, e fino a domani sera, saranno testate nuovamente tutte le persone risultate negative nella prima parte dello screening. "Il nostro obiettivo – dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas – è quello di isolare i casi positivi e interrompere le catene di contagio. Conclusi i test in Ogliastra si continuerà progressivamente su tutto il territorio. Portare la Sardegna fuori dall'emergenza nel più breve tempo possibile è per noi prioritario".
In mattinata l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e Andrea Crisanti, professore ordinario dell'Università di Padova, che collabora al progetto della Regione, hanno visitato i centri di Lanusei e Tortolì. “In Ogliastra – dichiara Nieddu – abbiamo ottenuto un'ottima risposta da parte dei cittadini, arrivando a superare l'80% del target individuato. È importante che le operazioni di screening proseguano in parallelo alla campagna vaccinale anti-Covid, che oggi vede la Sardegna sesta regione per percentuale di dosi somministrate rispetto a quelle già ricevute. Due importanti azioni complementari a contrasto del virus, che il nostro sistema sta dimostrando di riuscire a portare avanti senza alcuna conflittualità”.
“L'elevata adesione registrata in Ogliastra – dichiara Crisanti – è indicativa del fatto che sia stato intercettato un bisogno della popolazione. I cittadini hanno dimostrato grande fiducia nella scienza e nelle istituzioni. Questa seconda tornata di test ci consentirà di paragonare le due tecnologie utilizzate – aggiunge il microbiologo, in riferimento ai tamponi antigenici cromatografici e a immunofluorescenza utilizzati nelle due differenti fasi – e allo stesso tempo trovare i positivi non riscontrati precedentemente. Una volta ridotta in maniera sensibile la circolazione virale, contiamo di lasciare sul campo le competenze e la capacità per gestire tutti i casi residui”.