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Dall'Isola all'Europa: l'autore sardo è un affare
Questa volta non sono stati inseriti sotto il generico calderone di nouvelle vague sarda , ma separati per temi rappresenteranno comunque il movimento letterario, e non solo, che da qualche anno a questa parte sta facendo parlare la stampa, gli addetti ai lavori e, fortunatamente, anche i lettori. La nuova edizione della fiera “Umbria libri” (a Perugia dal 7 all'11 novembre) avrà ospite d'onore la Sardegna. Quella che ultimamente ha fatto capolino nelle classifiche di vendita, quella che sempre più spesso occupa pagine intere di quotidiani e riviste, che ha fatto gridare alla rinascita di un'Isola intera.
Ecco, quella Sardegna «terra grama e magnifica» per dirla con Luigi Mascheroni, raccontata dalla nuova generazione di autori e registi, varcherà ancora una volta i confini per parlare di sé a pochi giorni dall'esperienza di Francoforte per la Buchmesse.
A PERUGIA Sergio Frau, Giulia Clarkson e Luciano Marrocu sono stati chiamati a parlare (coordinati dal giornalista Costantino Cossu) di “Storia e paristoria”, Goffredo Fofi interrogherà Nereide Rudas, Giovanni Dettori, Alberto Masala, Alberto Capitta e Salvatore Mannuzzu a proposito “Del distacco e del ritorno“. E poi ancora Salvatore Mereu, Michela Murgia, Marcello Fois e Salvatore Niffoi (“Rappresentazione e identità”), Placido Cherchi, Giulio Angioni, Gavino Ledda, Alessandro De Roma (“Antropologie e geografie della narrazione”), Francesco Abate, Gianfranco Cabiddu e Giampaolo Cassitta a parlare con Filippo La Porta di “Rosso-Blu & Noir”, secondo il programma che gli organizzatori della Fiera umbra hanno stilato con la collaborazione dell'assessorato alla Cultura della Regione Sardegna.
A FRANCOFORTE La partecipazione perugina segna una continuità con quanto accaduto solo pochi giorni fa in Germania. Venticinque editori e duecento titoli. Con questi numeri la Sardegna ha partecipato alla “Buchmesse Frankfurt Book Fair”, la più importante fiera internazionale del libro, portando a casa grosse soddisfazioni, contratti e un mucchio di contatti. A partire dal libro che Francesco Abate e Massimo Carlotto hanno scritto in coppia per Einaudi, Mi fido di te , di cui sono stati venduti i diritti per la Germania, la Francia e la Spagna.
«Questa volta non ci siamo solo messi in vetrina - spiega Mario Argiolas, presidente dell'Associazione editori sardi - ma abbiamo partecipato attivamente agli scambi siglando buoni contatti con numerosi editori europei». Nuove e preziose opportunità per Ilisso, Il Maestrale, Della Torre, Delfino, Aìsara, Imago, Aipsa, AM&D, Arte Duchamp, Cuec, Condaghes, Coedisar, Domus de Janas, Edizioni Segnavia, Edizioni Sole, Edes, Fabula, Geogramma, Mediando, Scuola Sarda, Soter, Tema, Gia, Taphros e Zonza. «È stato un momento di sintesi del lavoro che gli editori fanno durante tutto l'anno - sottolinea Ivan Botticini (Edizioni Sole) e abbiamo toccato con mano che l'attenzione verso la produzione sarda è reale, visto il momento di ricerca di titoli da importare e non solo materiale con cui riempire i giornali. Particolare riguardo è stato dedicato alla narrativa ma anche l'arte e l'etnico hanno attirato l'attenzione, soprattutto nel rapporto con i catalani, ospiti d'onore della Fiera».
Francesi, spagnoli e tedeschi «tutti curiosi di conoscerci», aggiunge Fausta Moroni, responsabile dei diritti d'autore per Il Maestrale. «Il passaparola funziona e viaggia da editore a editore: dopo l'acquisto di De Roma da parte di Gallimard, la stessa casa francese sta valutando Angioni ed Herman Zed, le spagnole Siruela e Minuscula hanno chiesto di avere in lettura Vita e morte di Ludovico Lauter , mentre la tedesca Wagenbach ha scelto La pelle intera di Angioni, I ragazzi di città di Abate che uscirà tra dieci giorni, La cortina di marzapane di Zed e Al caffè del silenzio di Todde, stesse scelte fatte da Les édition du Panama».
GRAZIA PILI