ELENA POLIDORI -
ROMA - Usa-Europa, i due volti della crisi. Ecco il presidente della Fed, Ben Bernanke pronosticare che il suo paese uscirà dalla recessione già a fine 2009. Ma attenzione: la ripresa sarà lenta e nei prossimi mesi bisogna mettere in conto una considerevole perdita di posti di lavoro. Perché l´economia cresca in modo sostenibile, il Congresso deve avviare «azioni decise» contro il deficit. Al di qua dell´Atlantico, i dati Eurostat del primo trimestre indicano un crollo-record del Pil per la zona Euro: -2,5% sui tre mesi precedenti, (-2,4 per l´intera Ue) il peggior risultato dal 1995; -4,8 annuale. Nella graduatoria delle performance negative, la Germania batte tutti (-6,9% annuale), seguita dall´Italia (-5,9) e dalla Francia (-3,2). Ad aprile calano anche i prezzi alla produzione industriale (-1%) e l´inflazione Ocse (+0,6). Preoccupato Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione, prepara per il prossimo consiglio Ue un piano anti-disoccupati; l´emorragia di posti è una «emergenza sociale».
Bernanke guarda al domani, la Ue al recente passato. Ma la questione-lavoro è drammatica ovunque, anche in prospettiva. I più recenti dati europei stimano 3,1 milioni di disoccupati in più in un anno. Gli ultimi sondaggi Usa parlano di una perdita di 532 mila posti a maggio, dopo i 545 mila di aprile. Proprio questi risultati, uniti ad una risalita inferiore alle attese degli ordini dell´industria e dell´indice dell´attività non manufatturiere, spaventano le Borse provocando un calo di Wall Street. In ribasso tutte le piazze europee e a Milano l´indice Ftse Italia perde l´1,89%.
In ogni caso, l´America si riprenderà presto, l´Europa invece nonostante si intravedano segni di luce, è ancora in difficoltà. Il Vaticano teme che mancheranno gli aiuti a milioni di bambini del Sud del mondo, specie quelli per la salute. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano guarda all´Italia e ammonisce: «Il superamento della crisi richiede un difficile equilibrio tra le azioni volte al sostegno delle imprese e del credito da un lato e la tutela dell´occupazione e del reddito delle famiglie dall´altro». Preoccupati anche i sindacati: Epifani (Cgil) critica il governo che sulla crisi «fa finta di nulla» e avverte: «La disoccupazione colpirà anche l´Italia». Bonanni (Cisl) dice basta alle «discussioni da salotto» e ricorda: «Siamo nel pieno della recessione».
Crisi, ma anche polemiche. Bernanke infatti trova anche il modo di respingere le critiche della signora Merkel sull´acquisto di bond da parte di Bce e Fed: «Sono in rispettoso disaccordo con le sue visioni». Per il Cancelliere tedesco alla base dell´operazione vi sarebbero state pressioni politiche.
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