Sanità, l’Assessore Nieddu incontra i sindacati: “Su carenze personale messo in campo ogni strumento a nostra disposizione. massima disponibilità a confronto su soluzioni condivise”
I temi della sanità sarda sono stati al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina tra l’assessore Mario Nieddu e i sindacati di Cgil, Cisl e Uil.
“Un quadro generale – prosegue l’assessore – che non è una peculiarità della nostra regione. La Sardegna affronta una carenza di personale sanitario, in particolare medici specialisti, che arriva da lontano e riguarda tutto il territorio nazionale. A livello regionale abbiamo aumentato il numero delle borse di studio per le scuole di specializzazione, passate da poco meno di una trentina a oltre duecento. Una buona notizia arriva dal fatto che fra pochi mesi i tanti specializzandi figli della nuova programmazione entreranno al terzo anno e potranno essere già impiegati nel nostro sistema sanitario”
“Partendo dal presupposto che oggi in Sardegna le carenze di personale si riscontrano ovunque, con i sindacati è stato affrontato anche il nodo legato alla necessità di una maggiore razionalizzazione delle risorse umane. A oggi – spiega l’assessore – i margini di manovra su questo fronte trovano grossi limiti sul piano della normativa nazionale. Una maggiore flessibilità ci consentirebbe sicuramente di intervenire in modo più incisivo, in particolare, sulle sofferenze degli ospedali periferici. Abbiamo posto la questione a Roma, senza mai avere ricevuto una risposta”.
“Diversi i punti di convergenza emersi nel corso dell’incontro che abbiamo deciso di aggiornare a dopo il 22 ottobre, a partire dall’apertura alla mobilità regionale degli Oss. Rafforzare inoltre le relazioni sindacali con le aziende sanitarie sarà sicuramente un obiettivo che troverà da parte nostra il massimo impegno e collaborazione. Per dare supporto ai presidi in difficoltà ho chiesto ai sindacati di sensibilizzare il personale, così come abbiamo sempre fatto, per promuovere l’adesione agli incentivi messi a disposizione grazie allo strumento delle risorse aggiuntive regionali”.