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Una proposta comune sulla Politica agricola comunitaria

08.11.08 - comunicati stampa - anno 2008
"In vista dell'imminente discussione della revisione della Pac (Politica agricola comunitaria) da parte della Commissione europea, è necessaria una posizione condivisa e unitaria che faccia sintesi delle esigenze del comparto in Sardegna. Sarà anche l'occasione, dopo la recente risoluzione dell'Unione europea e l'emendamento voluto dalla Regione e dall'europarlamentare Giovanna Corda sulla strategicità del comparto ovi-caprino in tutte le sue filiere (carne ma soprattutto latte), per poter tutelare concretamente la figura dell'allevatore come custode dell'ambiente, delle tradizioni e della ruralità".

È il messaggio che ieri mattina l'assessore regionale dell'Agricoltura, Francesco Foddis, ha rivolto ai rappresentanti delle organizzazioni agricole, delle centrali cooperative e delle organizzazioni produttori riuniti a Cagliari per fare il punto sulle novità che nei prossimi anni andranno a incidere sul settore. "Il 12 novembre - ha spiegato Foddis - ci riuniremo con tutti gli assessori delle altre Regioni e ognuno di noi sarà portatore degli interessi del proprio territorio. Successivamente, le nostre proposte verranno discusse direttamente con il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia.

Ecco perché è importante che al più presto, a livello regionale, troviamo tutti insieme una posizione chiara su come i cambiamenti della Pac dovranno orientarsi il più possibile verso provvedimenti favorevoli al comparto isolano. Auspico che la discussione sullo stato di salute sulla Pac possa anche portare a una proposta concreta che dia nuovo vigore e dignità al settore ovi-caprino, così importante per la nostra Regione: oggi su questo punto siamo tutti d'accordo, ed è un'occasione da non perdere".

Da parte sua, Gianni Ibba, direttore generale di Argea, l'agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, ha proposto l'istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc sulla revisione della Pac e le sue possibili ricadute in Sardegna.
Obiettivo primario di Bruxelles è discutere e approvare le proposte degli Stati membri Ue già entro quest'anno, in modo tale che nel 2009 si arrivi a una Pac più attenta alle esigenze delle politiche comunitarie.

Tra gli strumenti che potrebbero avere un impatto anche in Sardegna, che al momento comunque non fanno parte del negoziato con l'Unione europea, ci sono la regionalizzazione e la modulazione. La prima è una sostanziale modifica del regime di pagamento unico, che in futuro porterebbe a una redistribuzione di risorse dai produttori "storici" a tutti gli agricoltori, anche a chi in precedenza non aveva usufruito di pagamenti diretti.

La regionalizzazione riguarderà solo il 50 per cento dell'ammontare totale dei pagamenti regionali. La modulazione invece è un prelievo in percentuale che equivarrà a un taglio dei pagamenti diretti per gli agricoltori e che andrà ad aumentare la dotazione finanziaria dello sviluppo rurale. "In ogni caso -conclude ancora l'assessore - si tratta di provvedimenti complessi, specie il primo, che verranno discussi all'interno dei Paesi membri solo in un secondo momento. Non c'è dunque di cui preoccuparsi, dato che ci sono ampi margini di discussione e tutto il tempo per condividere interessi oggi contrapposti tra le stesse organizzazioni agricole".