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Conferenza stampa di presentazione del Piano paesaggistico

Cagliari, giovedì 25 maggio 2006, assessorato dell'Urbanistica, ufficio del Piano
Presidente Soru:
"Buongiorno a tutti. Stiamo aspettando ancora un minuto che arrivi dal piano di sopra l'assessore Pilia. Mentre aspettiamo ne approfitto per estendere a tutti voi il ringraziamento che io e tutta la Giunta abbiamo fatto per il personale di questo bellissimo assessorato, che ha lavorato così bene e che ci ha permesso di mantenere le promesse. Ringraziamenti all'assessore, all'ingegner Cannas, e veramente a tutti voi di cuore. Avete fatto un lavoro importante e ora va all'attenzione del Consiglio regionale. Ci arriverà magari qualche ulteriore osservazione e suggerimento e poi questa cosa è compiuta. Ed è un lavoro enorme veramente che avete fatto, che qualifica questa legislatura, e quindi veramente grazie sentite.
Bene. L'assessore Sanna spiegherà cos'è accaduto ieri".

Assessore Sanna:
"Bene, intanto io estendo anche da parte mia il ringraziamento alla struttura con la quale abbiamo vissuto assieme tanti mesi di impegno e di lavoro. Ringrazio anche il presidente della Giunta per la fiducia e per il sostegno che ci ha dato in questo lavoro, che in mezzo a tante tensioni aveva anche bisogno di mantenere inalterato lo scopo principale della missione, quello di rispettare un impegno assunto.
Noi teniamo molto, al di là del contenuto del Piano, ad aiutare a far capire ai cittadini quello che noi abbiamo fatto, perché quando le istituzioni lavorano al servizio dei cittadini, anche attraverso il colloquio e il confronto con essi è giusto darne il rilievo dovuto, e le politiche devono quasi sempre trovare un confronto con questo atteggiamento democratico e di giusta unità da parte delle istituzioni, quando si affrontano piani di questa dimensione.
Vi daremo una sintesi delle procedure delle osservazioni, assieme alla relazione che accompagna quest'ultima parte del Piano paesaggistico. E' molto importante leggere la sintesi delle procedure, perché noi, dal 13 dicembre, sull'onda anche di un grande dibattito che si è sviluppato in Sardegna, abbiamo voluto rispettare, nel concreto, non nella forma e nei termini, la concertazione istituzionale. Abbiamo svolto le conferenze di copianificazione, abbiamo incontrato 174 uffici tecnici dei comuni della Sardegna, a diverso titolo interessati, coi quali abbiamo confrontato tutti gli elementi".

Presidente Soru:
"Vorrei aggiungere due parole. Mi sembra che questa cosa, la discrezionalità, faccia il paio con la critica dei 'tre minuti'. E' risibile la critica dei 'tre minuti', perché chiunque abbia voluto parlare non ha parlato per tre minuti ma ha parlato per ore, e ha avuto tutte le occasioni di incontro che ha voluto. Altrettanto risibile è la critica di discrezionalità. Nasce da un malinteso e da una lettura sbagliata del primo testo, laddove si diceva che ci sarebbero state delle conferenze, cosiddette, a 'regia regionale' - in questo modo le avevamo chiamate. E si diceva che la Regione era presente sei volte, il Comune era presente una volta, e la Provincia era presente una volta, e per questo si contavano le teste e si pensava che quello sarebbe stato il luogo dove ci sarebbe stata una votazione, e quindi la Regione si sarebbe imposta. L'abbiamo chiarito centomila volte: la Regione è presente sei volte con le sue sei responsabilità e con le sue competenze, ma è un opportunità di essere presenti tutti assieme, in una sola volta, e dare un'unica risposta, in tempi certi e veloci e univoci, alle altre amministrazioni regionali. E poi si lavora assieme appunto, d'intesa, Regione, comuni e province, quindi non c'è nessuna discrezionalità. E parlare ancora di discrezionalità significa proprio non sforzarsi di leggere i piani, perché appunto, la Regione non va da sola a decidere nulla, non può approvare nessun progetto da sola. Lo potrà fare d'intesa. Quindi ognuno mette il suo contributo di attenzione, di competenza, di sensibilità, di intesa: e d'intesa si approva.
Circa la discrezionalità invece sull'attuale articolo 15, l'ha già chiarito molto bene l'assessore: riguarda soltanto i prossimi mesi, fintanto che i comuni approveranno e adegueranno i loro strumenti urbanistici. Alcuni lo hanno già fatto e quelli che non li hanno ancora approvati approveranno finalmente i loro strumenti urbanistici. Fino ad allora facciamo le cose assieme, d'intesa. Anche lì non c'è nessuna discrezionalità, una volta che gli strumenti urbanistici saranno approvati i comuni faranno da soli quello che devono fare: esercitare le loro competenze, sulla base però dello strumento urbanistico approvato.
Circa l'approvazione degli strumenti urbanistici, ci sarà da adeguare e approvare 377 strumenti urbanistici in Sardegna, in tempi brevi, e molte volte i comuni non hanno le strutture necessarie, nemmeno spesso il personale, nemmeno capace o adeguato a interloquire con i professionisti esterni a cui si affida l'incarico. E spesso questi incarichi durano anni e non arrivano mai a nessun compimento. In questo caso gli strumenti urbanistici dovranno adeguarsi a una chiarificazione anche complessa, approfondita, e quindi ci vorrà anche una competenza particolare da parte dei professionisti incaricati.
La Regione vuole portare avanti un modello di maggiore collaborazione con gli enti locali, non li vuol lasciar soli dicendo: 'Devi fare lo strumento urbanistico'. Ma al massimo dicendo: 'Ti do un po' di soldi'. Questo ufficio che si compone, di quante?, di 100 persone, di tanta gente, di tanti giovani, di tantissimi collaboratori, è al servizio per aiutare i comuni interessati, appunto, a portare a compimento questo processo in tempi brevi. Vorremmo portare avanti un modello, che si è mostrato particolarmente efficace e apprezzato anche dagli enti locali, che è stato quello per la pianificazione territoriale, dove la Regione è andata in giro, è andata nelle province, ha costituito laboratori territoriali e aiuta i territori, aiuta i comuni, aiuta a costruire dei progetti di sviluppo locale, dei progetti di rilancio dei territori. Allo stesso modo noi vogliamo essere d'aiuto per costruire questi strumenti urbanistici, aiutando i comuni ad avere un rapporto magari migliore con i professionisti, aiutando anche i professionisti a portare a termine in tempi più veloci uno strumento urbanistico migliore".

Andrea Sechi (Videolina):
"Sulla scia di queste considerazioni, come funziona invece la collaborazione, adesso non ricordo il termine tecnico, con la commissione urbanistica e con le autonomie locali per la definizione della tabella dei livelli di valore paesaggistico?".


Presidente Soru:
"Le carte si possono riassumere da un non tecnico. Ci siamo occupati dell'ambito costiero, segnano la fascia costiera, non è la fascia dei 2 km, è una fascia che sia avvicina e si allontana. Qualche volta, spesso, può essere più vicina dei 2 km, spesso è più lontana dei 2 km. Dentro quella fascia non si costruisce nulla di nuovo nelle zone intonse, però si possono fare progetti di riqualificazione, di miglioramento e anche di completamento laddove è stato già costruito. Come si verifica? Dove? Nella chiara individuazione delle zone già antropizzate, dove quindi si possono fare completamenti, dove si possono presentare progetti di riqualificazione, dalle zone invece non antropizzate, di maggior pregio ambientale. Esattamente leggendo le carte. Le carte sono facilmente leggibili da un tecnico. Se, a fronte di queste carte, poi, vengono anche semplificati i valori con delle tabelle, quelle sono più facilmente leggibili anche da non tecnici. Le tabelle sono questa specificazione del livello 4, 3, 2, 1. Non si tratta di fare nulla di nuovo, si tratta semplicemente di leggere le carte e di scrivere quello che è già scritto nelle carte in maniera diversa. Questo l'assessorato lo farà nelle prossime settimane, ed essendo questa una parte integrante del Piano verrà sottoposta alla commissione urbanistica per lo stesso parere a cui sottoporre l'intero Piano. E per facilitarci il compito, sicuramente, nelle prossime settimane ci saranno interlocuzioni, in maniera che questo Piano esca in fretta anche dal Consiglio regionale, venga approvato definitivamente, esca come un Piano condiviso - lo diceva molto bene l'assessore. Condiviso sicuramente dal governo che ne è responsabile, in Giunta, in Consiglio regionale, da tutto il governo della Regione, che questo piano aveva promesso ai suoi elettori; ma è auspicabile che venga maggiormente condiviso anche dal centrodestra, in Consiglio regionale, essendo uno strumento per tutta la Sardegna. E credo che la sensibilità stia cambiando; mi pare anche che la percezione dell'opinione pubblica sia cambiata negli ultimi sei mesi; e sicuramente ancora maggiormente condiviso da tutti i cittadini sardi. Questo è il nostro auspicio.
Volevo dire due cose su Tuvixeddu. Il Piano si occupa dell'ambito costiero, l'abbiamo già detto, e nell'ambito costiero individua dei valori ambientali importanti, e individua anche dei valori culturali importanti. Nell'ambito costiero di Cagliari c'era un valore culturale importante, quello di Tuvixeddu, che era stato forse trascurato. E quindi, doverosamente, il Piano paesaggistico ne ha tenuto conto e ha recuperato la necessità anche di ricomprendere all'interno del Piano paesaggistico regionale anche questo bene storico-culturale particolarmente importante di Tuvixeddu. Che cosa succede? Non è che lì non possa essere piantato più neanche un chiodo, succede però che è soggetto alle stesse regole a cui è soggetta ad esempio la fascia costiera, per cui occorre verificare se quello che si intende fare è compatibile con la salvaguardia dell'ambiente nella fascia costiera o la salvaguardia del bene culturale nel colle di Tuvixeddu. Noi riteniamo, immaginiamo, che probabilmente diverse cose potranno essere fatte; ma su quelle che incombono sulla parte storica, sulla necropoli, eccetera, forse occorre prestare maggiore attenzione di quanto non si stesse facendo. Il Piano ha perimetrato quest'area a vincolo storico-culturale. Ora, questo perimetro può essere rivisto. L'intesa tra la Regione, il Comune, la Sovrintendenza e i rappresentanti del Ministero: e questo è quello che verrà fatto nei prossimi mesi".

Piersandro Pillonca (Sardegna 1):
"Presidente, ha parlato della necessità di adeguare 387 piani urbanistici comunali al nuovo Piano".


Presidente Soru:
"Stavo pensando a una cosa mentre mi faceva la domanda: è un'idea che circola anche a Cagliari, in questi giorni, in campagna elettorale. Quindi, si rivedrà il perimetro, può essere visto insomma, in maniera che non si ostacoli lo sviluppo, laddove questo è possibile e addirittura auspicabile. Ma non si ostacoli nemmeno la possibilità di mantenere un bene di quel valore e la possibilità magari di avere proprio a Cagliari, se possibile, il secondo monumento tutelato dall'Unesco in Sardegna, e fare di Tuvixeddu un monumento protetto dall'Unesco, così come il nuraghe di Barumini, perché ne ha sicuramente le caratteristiche, e questo è quello che la Giunta si propone di fare".

Roberta Mocco (L'Unione sarda):
"Mi sembra di ricordare che la Regione e il Ministero potessero esercitare il diritto di prelazione nell'acquisto di quell'area?".


Presidente Soru:
"Non ce ne siamo accorti. L'avessimo saputo avremmo esercitato la prelazione; è una cosa che ci ha preceduto. Sicuramente noi potevamo esercitare la prelazione; sicuramente il Comune di Cagliari poteva non venderlo. Quell'area dove si sta costruendo sulle tombe, un pezzo del Comune di Cagliari, e noi non ci siamo accorti e non abbiamo esercitato la prelazione, anche perché l'istituto di prelazione, come delle altre cose, l'abbiamo appurato per legge".

Ing. Paola Cannas (Direttore generale della Pianificazione urbanistica):
"Con la delibera che era immediatamente successiva alla disponibilità dei beni sul mercato, senza l'attivazione dell'istituto giuridico che consente alla Regione di acquisire beni per prelazione".

Presidente Soru:
"La Regione aveva un altro strumento prima".

Giuseppe Meloni (L'Unione Sarda):
"Ma secondo voi, al di là della verifica che ovviamente bisognerà fare lì, quei palazzi verranno portati a termine o no?".


Presidente Soru:
"La Regione farà quello che deve fare, compreso anche pagare, perché mi pare che basta poter vedere a sufficienza, basta avvicinarsi e si vede che sulla strada ci sono le tombe a camera; ci sono le tombe puniche; c'è tutto questo patrimonio che arriva nella città, alla visione diretta di chi entra e di chi esce dalla città. Insomma, quel colle che è quasi dentro un vicolo cieco, inizia a respirare, inizia a parlare nuovamente con la città, credo che sia un'occasione da non mancare, poi partendo da lì ci si avvicina alla Grotta della Vipera; ci sono delle altre cose che possono essere acquisite al patrimonio pubblico, per mettere maggiormente in relazione, come sempre è, come era nel passato, il colle di Tuvixeddu col resto della città. Il colle di Tuvixeddu faceva parte di un sistema che arrivava fino alla laguna. E' stato messo un muro negli ultimi decenni, se riusciamo a rompere un pochino quel muro e mettere qualche finestra sarà un vantaggio per tutti".

Piersandro Pillonca (Sardegna 1):
"Sulla necessità di adeguare i piani comunali al Piano urbanistico regionale avete detto: 'La Regione darà assistenza ai comuni'. Ecco, visto concretamente, per esempio, un intervento finanziario oppure un'assistenza tecnica?".


Ing. Paola Cannas (Direttore generale della Pianificazione urbanistica):
"Interventi finanziari sicuramente: perché in tal senso era previsto anche nella legge 8. Il nuovo sarà sicuramente diverso da quello usato nel passato, dove venivano erogate le risorse finanziarie, punto. La Regione con questa esperienza messa in piedi ha dato corpo all'ufficio del Piano regionale, replicando l'iniziativa che era già stata avanzata dalle province, che qualche tempo fa lo hanno istituito al loro interno. Ma noi vogliamo promuovere la rete degli uffici del Piano comunale, cioè dando risorse ai comuni, affinché all'interno dei comuni stessi possano essere valorizzate le professionalità già presenti, o altrimenti innestate con dei supporti, con i contratti, con giovani professionisti. Come quell'esperienza che abbiamo fatto noi in questo periodo, proprio partendo dai giovani che hanno voluto fare qua dentro esperienza di tirocini formativi, e poi hanno proseguito con delle collaborazioni a progetto, a obiettivo. E questo pensiamo che possa essere replicato all'interno dei comuni, con ovviamente il supporto delle consulenze scientifiche specialistiche, come quelle che abbiamo avuto noi nella relazione del Piano".

Presidente Soru:
"Mi permettete di dire un'altra cosa? Da qualche giorno l'assessorato, assieme, si è messo finalmente online - un sito che si chiama www.sardegnaterritorio.it - dove c'è gran parte ormai della cartografia regionale, e tutta questa cartografia è navigabile con un sistema semplice. E sarà presto anche navigabile con un sistema professionale, ad uso degli uffici tecnici comunali, che abbiano immediatamente accessibile tutta la cartografia regionale e la possano ulteriormente approfondire e integrare con la cartografia comunale, per cui i comuni hanno a disposizione la cartografia regionale, la Regione ha a disposizione la cartografia comunale in tempo reale. Al forum della pubblica amministrazione di due settimane fa, la Regione ha presentato le sue cose e ha presentato peraltro il sito SardegnaTerritorio e un progetto che si chiama: navigando la Sardegna, qualcosa del genere. E' un navigatore tridimensionale, simile a quello di Google Earth che molti conoscono. E' stato premiato dal forum della pubblica amministrazione, quindi un bel risultato. Lo abbiamo già disponibile: l'abbiamo fatto vedere in testa al forum della pubblica amministrazione, sarà ad uso dei cittadini della Sardegna prima dell'estate, questa è la nostra promessa. Per cui la Sardegna sarà veramente visibile: vedrete il giardino di casa vostra. Nel frattempo ve la facciamo navigare con le foto satellitari più aggiornate e poi con i voli aerei, che volano più bassi, e quindi con un maggior livello di dettaglio. E poi con le altimetrie, l'altimetria con l'approssimazione di un metro: quindi si vede proprio la montagna perfettamente".