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Una campagna in difesa dei litorali

La Conservatoria delle Coste presenta un'iniziativa, che durerà per tutto il mese di agosto, per sensibilizzare alla protezione delle coste. In tempi brevi previsto anche un bando per l'acquisizione di aree costiere da tutelare. I compiti e il ruolo della Conservatoria in questa sua fase di avvio.
CAGLIARI, 7 AGOSTO 2008 - Una campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia delle coste sarde. L'iniziativa è dell'Agenzia per la conservazione delle coste della Sardegna ed è stata presentata stamattina in una conferenza stampa dall'assessore della Difesa dell'Ambiente Cicito Morittu e dal direttore generale della struttura Alessio Satta. La campagna, organizzata in collaborazione con le associazioni ambientaliste operanti sul territorio regionale, comincerà quasi in contemporanea in tante località balneari della Sardegna il 9 agosto e proseguirà sino alla fine del mese. Durante queste settimane saranno diffuse brochure informative dedicate "a chi ama il mare" e distribuiti i "mozzichini", piccoli posacenere da spiaggia.

La Conservatoria delle coste della Sardegna, istituita con la legge regionale numero 2 del maggio 2007, avvia così un'importante azione di comunicazione nell'ambito delle sue competenze, annunciando parallelamente la pubblicazione del bando per l'acquisizione di aree costiere da tutelare. I compiti dell'Agenzia, come ha ricordato l’assessore Morittu, "sono di indirizzo, guida e coordinamento", delegando i ruoli operativi ai soggetti locali e ai gestori delle aree Sic.
L'avviso pubblico sarà utile per la prima ricognizione: significa invitare, attraverso un accordo bonario, i proprietari alla cessione di zone a rischio degrado o minacciate da pressioni urbanistiche o commerciali".

"Il nostro interesse - ha proseguito l'assessore - è mettere in sicurezza le aree costiere più sottoposte a maggior rischio". Il bando, che sarà pubblicato a breve e rimarrà aperto fino alla fine di ottobre, sarà il primo passo per sondare la disponibilità del mercato alla contrattazione. "Laddove però si evidenziassero minacce per la tutela dell'area potremmo procedere anche a forme di esproprio, giustificate da un superiore interesse pubblico indirizzato alla tutela", ha precisato Morittu, ricordando che l'avviso pubblico potrà contare inizialmente su una disponibilità finanziaria di 500 mila euro, in attesa di uno stanziamento ulteriore nel bilancio 2009 di circa 1 milione e mezzo di euro.

Gli indirizzi della Conservatoria per il 2008 prevedono, nello specifico, la costruzione di un quadro conoscitivo sul patrimonio costiero regionale, l'acquisizione di beni costieri, l'accordo di programma quadro, la progettazione sulla gestione integrata delle aree costiere, l'azione di comunicazione istituzionale, di sensibilizzazione e divulgazione, la cooperazione internazionale e il partenariato.

Nata sul modello del "National Trust" inglese e del "Conservatoire du littoral" francese, l'Agenzia può infatti gestire i beni immobili costieri di rilevante interesse paesaggistico e ambientale facenti già parte del patrimonio e del demanio regionale, ma anche acquisire i territori costieri dall'equilibrio ecologico più fragile o a rischio di degrado e compromissione, sia attraverso accordi con Amministrazioni statali o locali o Enti pubblici, sia mediante donazioni, acquisti attraverso sottoscrizioni pubbliche, permute con privati. Dopo l'acquisizione, la Conservatoria potrà attuare i lavori di ripristino naturale delle aree denominate "Aree di Conservazione Costiera" e poi predisporre i piani di gestione, la cui cura potrà essere successivamente affidata agli Enti locali, a cooperative, società di servizi o associazioni ambientaliste che dovranno, comunque, assicurare l'accesso al pubblico.

"E' l'unico ente regionale nel Club che riunisce tutte le Conservatorie del Mediterraneo - ha sottolineato Alessio Satta - tra cui quella francese, spagnola, tunisina e marocchina, sul modello dell'Unione Mediterranea proposta dal presidente francese Nicolas Sarkozy".

Con la Conservatoria la Sardegna partecipa anche al progetto quadriennale "Camp Italia", gestito dal Ministero dell'Ambiente per programmare e rendere operativa la gestione integrata delle aree costiere (tutela ambientale, integrazione delle attività socio-economiche, turismo sostenibile), in collaborazione con Province, Comuni e Aree marine protette. E proprio in Sardegna, ad Alghero, è stata firmata lo scorso maggio la Sardinia Declaration, il documento con cui si afferma l'esigenza dell'Unione Europea e dei Paesi del Mediterraneo di attuare le direttive del Protocollo internazionale di tutela dei litorali.

Il prossimo appuntamento è con il "Coast day", la manifestazione internazionale dedicata alle coste ospitata nel 2007 in Sardegna, e attesa per il 24 ottobre in Marocco. Tema: la gestione delle spiagge. Sul fronte comunicazione, annunciato un festival di corti cinematografici e confermata la realizzazione di un lavoro del documentarista della BBC Richard Brocks.