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Programma di interventi di restauro di siti di rilevante interesse della Sardegna

"Abbiamo rispettato i parametri dettati dalla Delibera e approvato la graduatoria degli interventi - ha sottolineato l’assessore Sergio Milia - ammettendo a contributo gli interventi richiesti dagli Enti Locali per il restauro di Beni culturali di rilevante interesse artistico e storico".
beni culturali
CAGLIARI, 27 DICEMBRE 2011 - L’assessorato regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali, ha approvato la graduatoria del Bando per l’erogazione, agli Enti Locali, dei contributi destinati al restauro di beni culturali di rilevante interesse della Sardegna.

Il programma di interventi, finanziato con 670 mila euro, prevede opere di restauro conservativo sulla base anche del carattere d’urgenza dettato dallo stato di degrado del bene, tali da comportare particolare pericolo per l’integrità stessa o l’incolumità pubblica.

I progetti di restauro finanziati dalla Regione sono sette:
A Girasole, il restauro conservativo della Chiesa parrocchiale della Madonna di Monserrato, risalente alla seconda metà del Settecento.
A Dorgali, il restauro della capanna con architrave ligneo nel sito archeologico di Tiscali, raro esempio di armonica fusione tra l’ambiente naturale ed il monumento archeologico, oggetto di frequentazione dal periodo neolitico finale sino all’età altomedievale.
Nel Comune di Mores, per il consolidamento e il restauro del campanile della Chiesa di Santa Caterina, costruita tra il 1850 e il 1871, su progetto di Salvatore Calvia. L’opera rappresenta uno dei simboli del processo di mutamento culturale in atto in Sardegna nell’ottocento.
A Portoscuso, per il recupero della camperia Pascalmieri annessa alla tonnara “Su Pranu”, un importante esempio di architettura industriale il cui primo impianto risale alla fine del XVI secolo. Raro esempio di architettura seicentesca di influsso aragonese.
Nel Comune di Masullas per il restauro della facciata della Chiesa parrocchiale B.V.delle Grazie del XVII secolo.
A Bitti, per la messa in sicurezza e valorizzazione del complesso nuragico di “Romanzesu”, uno dei più importanti contesti abitativi e culturali della Sardegna nuragica che rappresenta una eccezionale testimonianza della stessa civiltà nuragica.
Con i resti, in base al punteggio complessivo attribuito ai progetti presentati, è stato finanziato anche il restauro del “Nuraghe Funtana” di Ittireddu, un monumento costituito da una torre centrale e due laterali, che controllava un’importante via di transito.

"Abbiamo rispettato i parametri dettati dalla Delibera e approvato la graduatoria degli interventi - ha sottolineato l’assessore Sergio Milia - ammettendo a contributo gli interventi richiesti dagli Enti Locali per il restauro di Beni culturali di rilevante interesse artistico e storico. Complessivamente sono state presentate 137 istanze di cui 50 ritenute inammissibili per mancanza o carenza di documenti. Ciascuna domanda ritenuta ammissibile è stata valutata con l’attribuzione di un punteggio complessivo che teneva conto del valore culturale, dello stato di degrado, della percentuale di cofinanziamento oltre quella prevista e del livello di progettazione. Sono particolarmente lieto che vengano restaurati i siti archeologici di Tiscali, un vero monumento naturale e il complesso nuragico di Romanzesu a Bitti".